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BIOGRAFIA

ALBERTO LEMBO
(Zevio, 28/07/1944 – Lonigo, 22/02/2022)

Cresciuto a Vicenza, Alberto Lembo si laurea in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Padova il 14 novembre 1968 (tesi su Gli strumenti di democrazia diretta nella Costituzione Repubblicana).

Presta servizio nell’esercito nell’Arma Trasporti e Materiali (55° Corso AUC) e dal 1970 è associato all’U.N.U.C.I. come ufficiale in congedo (Tenente).
Figlio e nipote di ufficiali decorati al Valor Militare, ricoprirà nei decenni successivi la carica di Vice-Presidente della Federazione Provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro di Vicenza.

Dal 1973 al 1987 è Capo del Personale e responsabile dei rapporti sindacali in due importanti stabilimenti industriali, a Verona, nel settore metalmeccanico e poi in provincia di Vicenza, nel settore chimico.
Diventa successivamente imprenditore agricolo, conduttore dell’azienda familiare ad indirizzo vitivinicolo.


Storico


Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dal 1977, storico, autore di centinaia di studi in materia di storia veneta, scienze araldico-cavalleresche e storia militare, esordisce con una decennale collaborazione alla testata Storia Illustrata di Mondadori, per la quale cura una rubrica di scienze araldiche (1973-1985).
Collabora in seguito a varie riviste italiane ed estere con articoli sul tema e scrive per il quotidiano nazionale La Padania (1997-1999).
Pubblica studi e monografie sulle famiglie storiche italiane e i romanzi storici Il tenente von H. (2010), Anna Erizzo, Venexiana (2011), Il segreto dei Pisani (2011), Contarina. Una donna del’500 (2012), Stars and bars (2012) e Morire a Napoli (2013).
Contemporaneamente, tiene un’intensa attività di conferenziere.


Attività politica


Verso la fine degli anni ’80 aderisce alla nuova formazione politica della Lega Nord, all’interno della quale viene designato responsabile degli Enti Locali del Veneto e Vice-Segretario Provinciale di Vicenza.
Già componente del Consiglio Comunale a Lonigo (VI) e del Consiglio Provinciale di Vicenza (1990-1995), in occasione delle elezioni politiche del 27-28 marzo 1994 viene eletto alla Camera dei Deputati, avendo ottenuto la maggioranza dei voti (59%) nel collegio uninominale 11 - Arzignano (VI).
Nel corso della XII legislatura (5 aprile 1994-8 maggio 1996), riveste l'incarico di Presidente della XIII Commissione (Agricoltura), battendosi per la tutela dei prodotti agro-alimentari italiani, in particolare nel settore vitivinicolo.
Nel 1995 è candidato per la Lega Nord alla Presidenza della Regione Veneto.
Rieletto alla Camera dei Deputati nel medesimo collegio alle elezioni anticipate del 21 aprile 1996 per la XIII legislatura (47% dei voti), entra a far parte della Giunta per il Regolamento. Nel 1998 entra anche a far parte del neocostituito Comitato per la Legislazione, di cui diventerà Presidente per il primo semestre del 1999. Per volere dell'allora Presidente della Camera On. Luciano Violante, è l’unico deputato a far parte di questi due organi chiave.
Nell’estate del 1999, a seguito di contrasti sulla linea di azione seguita dal partito, esce dal gruppo della Lega Nord per congiungersi a quello di Alleanza Nazionale.
Pochi mesi dopo diviene membro della I Commissione permanente Affari Costituzionali e della Commissione speciale per l’esame della relazione sul programma di riordino delle norme legislative e parlamentari.
Presidente dell’Associazione Parlamentare Amici della Bielorussia, ricopre la carica di Console Onorario della Repubblica di Belarus dal 2004 al 2008.
Iscritto all’U.C.O.I., è componente del Consiglio Direttivo Nazionale e Vice-Presidente Nazionale dell’associazione fino al termine del suo mandato consolare.


Attività in ambito araldico-cavalleresco


Tra i massimi esperti a livello internazionale di sistemi premiali, è consulente del Capo del Cerimoniale della Repubblica presso il Ministero degli Affari Esteri (2001-2003), e ricopre successivamente l’incarico di Presidente della “Commissione di Studio sulle Onorificenze della Repubblica” presso il Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2004-2010 / 2005-2011) e del “Gruppo di lavoro sulle onorificenze” presso il Cerimoniale del Ministero degli Affari Esteri (2012-2014). Cura poi la pubblicazione del relativo archivio nell’opera Dottrina e giurisprudenza in materia di onorificenze cavalleresche: l'archivio Lembo (2018; co-autore Alessandro Scandola), summa per l’autorizzazione all’uso in base alla legge 3 marzo 1951, n. 178: vi vengono trattati i criteri adottati per vagliare la possibile autorizzazione all’uso degli ordini “non nazionali”, ma anche le discussioni e le documentazioni relative a quelle organizzazioni che non hanno trovato ragione per ottenere l’autorizzazione all’uso.
Membro di società ed accademie rivolte allo studio delle scienze araldico-cavalleresche, socio fondatore e componente del Consiglio direttivo della Società Italiana di Studi Araldici - SISA, componente del Comitato tecnico-scientifico del Collegio Araldico, membro italiano della “International Commission for Orders of Chivalry - ICOC” e accademico associato dell’Académie Internationale de Généalogie - AIG, collabora con la
Rivista del Collegio Araldico ed il Notiziario dell'Associazione Nobiliare Regionale Veneta, nonché con le rivisteSul Tutto (SISA), Nobiltà (Istituto Araldico Genealogico Italiano - IAGI, Famiglie Storiche d’Italia - FSI, Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie - FAIG) e Il Mondo del Cavaliere (ICOC e Associazione Insigniti Ordini Cavallereschi - AIOC).
È Consultore della Consulta dei Senatori del Regno e membro dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Viene insignito di varie onorificenze, tra le quali quella di Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia, Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito di San Giuseppe di Toscana, Grande Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Cavaliere di 1ª classe dell’Ordine del merito sotto il titolo di San Lodovico, Cavaliere di Gran Croce di Grazia e Commendatore di Giuspatronato di Grazia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Per quest’ultimo Ordine ricopre dal 2016 al 2018 la carica di Grande Inquisitore, una delle quattro maggiori dell’Ordine, successivamente abolita.


Collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto


Esperto di faleristica e storia militare, collabora con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto riordinandone le collezioni della sezione onorificenze e allestendo tre grandi mostre sulle decorazioni e i distintivi militari della Prima Guerra Mondiale: Onore al merito. Onorificenze e decorazioni nella Prima Guerra Mondiale (2005), Galizia, Pasubio, Isonzo. Distintivi militari austro-ungarici tra propaganda e orgoglio di reparto (2007) e Kappenabzeichen. Distintivi militari austro-ungarici 1914-1918 (2007), curandone i rispettivi cataloghi. Ad essi segue il volume Segni distintivi. Kappenabzeichen militari e stemmi patriottici dell'Impero austro-ungarico (1914-1918). La collezione del Museo Storico Italiano della Guerra (2017), che include la descrizione degli oltre 1.000 pezzi donati al Museo dallo stesso Alberto Lembo.

Nel 2012 dona il suo archivio politico personale alla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, alla quale dopo la morte ha voluto lasciare anche il suo archivio di studi araldico-cavallereschi e numerosi volumi e manoscritti.
Per suo desiderio, una parte cospicua della sua biblioteca è stata donata anche all’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona e all’Accademia Militare di Modena, alla quale ha lasciato anche parte del proprio medagliere.

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